domenica 2 maggio 2010

Agorà

Già da qualche giorno, nelle sale italiane, sta suscitando scalpore e critiche il film del regista spagnolo 'Agorà'. 'Agorà' si costruisce intorno alla storia della filosofa e scienziata Ipazia di Alessandra. Ipazia vive in un epoca di disagi sociali e lotte continue tra pagani e cristiani, in un impero romano vicino al crollo. Ipazia abita col padre presso l'agorà della città, dove si discute di filosofia e si costituisce la vita sociale della città. Dopo un'immensa battaglia i cristiani scacciano quasi tutti i pagani dalla città e quelli restanti si convertono. La filosofa è una delle poche che non si converte, da una sua dichiarazione si comprende che non è mai stata neanche pagana. Ipazia crede solo nella filosofia. In un clima così intollerante però Ipazia non può continuare a lungo la sua attività. Nonostante la protezione del Prefetto e l'appoggio, fino ad un certo punto del vescoso suo ex-allievo, il suo impegno intellettuale desta molto diprezzo fra i cristiani. Inoltre il Vescovo Cirillo teme la sua lingua carismatica. Lei rifiuta di convertirsi, e, così viene assassinata da un gruppo di 'parabolani'. Questo film da molto di cui riflettere. A mio parere risveglia, da una parte, le coscienze di tanti cattolici che vedono con stupore le gesta 'folli' degl'intregalisti musulmani. Non ricordavano quante e quante menti sono state censurate dai cattolici, nella storia della Chiesa, in nome di un idea sbagliata di Cristo. ma (San) Amos ha preferito dire < solo Gesù è capace di tale misericordia. Ecco, il secondo punto che fa riflettere è che un uomo solo perchè è stato santificato dalla Chiesa non vuol dire sia stato davvero santo. I santi sono fra noi, non eletti magari dalla chiesa, ma a loro ciò non importa. Purtroppo (San) Cirillo sarà ricordato come dottore della chiesa assieme a Sant'Agostino e San Tommaso. Assieme a uomini che si sarebbero vergognati di tali azioni. Ho voluto pubblicare questo post soprattutto per lanciare un messaggio, è il messaggio è: cercate di non dimenticare Ipazia di Alessandria. Non ci sono pervenute opere di Ipazia ma in compenso lei deve erigersi a simbolo di una vita spesa per la filosofia. Ora, milioni di persone adorano Cirillo, mandante del suo assassinio, non lei, ma cosa importa, a contribuito almeno un pizzico alla storia del nostro pensiero. Ha contribuito, silente, a costiture chi siamo!

3 commenti:

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  2. (Avevo già scritto un post che non ho più trovato, riscrivo più o meno le stesse cose)


    In effetti qualsiasi dottore della chiesa non si sarebbe discostato da Cirillo, poichè Cirillo sottolineava ciò che era scritto nella bibbia, parola di Dio.
    Il problema, Matteo, sta nel concetto cristiano di: "chi non è con me è contro di me".
    Di Ipazia, nella storia dei cristianesimi, ce ne sono state tante, tutte e tutti il cui demerito era soltanto di pensarla "diversamente" da "Cristo" e dalle sue interpretazioni principali.
    Arnaldo di Cîteaux, monaco cistercense e delegato del Papa durante la crociata contro i catari nella Linguadoca, alla perplessità di un comandante militare che riconosceva molti cattolici fra gli abitanti delle città condannate, disse: "uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi". Furono massacrati uomini, donne, bambini, vecchi, giovani: tutti!
    Ciò non mi "scandalizza", quel che mi scandalizza davvero è l'ipocrisia nel fare tutto ciò in nome di un "Dio dell'amore".
    "Chi non è con me è contro di me" non è Filosofia è pensiero "fanatico", è il contrario della Filosofia.

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  3. Penso che oggi manchi nella nostra "frettolosa cultura del vivere" quell' "agorà" che costituirebbe il vero ed unico centro di ricerca interiore che consentirebbe agli uomini tutti di
    tornare a pensare. Ciò che invece la nostra falsa cultura, o la falsa cultura di ogni odierno potere, desidera è che le persone non pensino...quanti sono oggi gli "oppi dei popoli" ?
    Iniziamo ad analizzarli e ci accorgeremo che ne siamo circondati e che ci viene iniettata ogni tipo di moderna droga pur di non farci pensare... E quindi non ci resta che seguire il capo del branco ? ... Se pensiamo ancora avranno paura di noi e cercheranno di ucciderci, con il bastone o con la carota...

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